Friday, March 14, 2008

Disordini in Tibet

Tesa la situazione dopo giorni di proteste anticinesi da parte dei monaci. Decine di arresti, alcuni feriti. La polizia usa i lacrimogeni e circonda i monasteri. Incendi e spari nelle strade di Lhasa. L'appello del Dalai Lama a Pechino.

Anche in Tibet "disordini", dopo quelli in Birmania dei mesi scorsi, innescati dai monaci buddhisti. Washington "si rammarica". Sarebbe il caso che almeno questa volta non venissero dimenticati, dopo qualche lacrimuccia di breve durata (il tempo di qualche nuovo scandaletto o sparata politica). Ma il "can" cinese pare proprio che nessuno lo voglia far abbaiare. E tutta la ricchezza (se ancora ce n'è) dell'occidente si sta riversando proprio là.